Directa: superate le 40 convenzioni con gli istituti di credito italiani
Directa supera il traguardo delle 40 banche convenzionate al suo servizio di trading on line
Torino, 9 luglio 2003.
Directa ha recentemente stipulato accordi per offrire agli investitori il suo servizio di trading on line, con la Banca di Credito Cooperativo di Lercara Friddi (Palermo), con la Banca di Credito Cooperativo di Cappelle sul Tavo (Pescara) e con la Banca di Credito Cooperativo di Macerone di Cesena: i clienti di questi istituti di credito potranno così operare on line sui mercati tramite Directa, mantenendo fondi e titoli depositati presso la loro banca.
Nel primo semestre 2003 Directa ha stipulato in totale 6 nuove convenzioni con gli istituti di credito, che sono oggi 41. Le banche che hanno stretto accordi con la sim pioniera del trading on line sono distribuite in tutto il territorio italiano, dal Trentino alla Sicilia.
L'adozione della piattaforma Directa consente agli istituti di credito di soddisfare le esigenze dei clienti che vogliono operare da soli in Borsa: é una soluzione "chiavi in mano" che non comporta investimento di risorse supplementari, e soddisfa i trader più attivi ed esigenti.
"I servizi di Directa sono adottati da banche di piccole e medie dimensioni - ha dichiarato il dott. Massimo Segre, Presidente di Directa - presenti in quasi tutte le regioni italiane. E' una soluzione ideale per l'investitore privato che vuole insieme un servizio di trading on line veloce ed affidabile e l'accesso a tutti i servizi bancari".
Le commissioni di trading applicate ai clienti sono le normali condizioni Directa: per il mercato italiano partono da 8 euro per il primo eseguito della giornata e scendono poi di 1 euro per ogni eseguito successivo, fatto indifferentemente su Azionario/ Covered Warrant/ MiniFIB e IDEM Stock Futures, fino a un minimo di 3 euro. Anche il contratto FIB30 entra nel computo, ma con una maggiorazione di 1 euro per eseguito. Per il mercato azionario e CW, in alternativa, il cliente può sempre scegliere la commissione dell'1.9 per mille (che diventa dell'1.3 per mille, dopo un intermediato pari a 2.5 milioni di euro) senza costi minimi per eseguito.
Per i mercati americani le commissioni sono pari a 10 dollari per eseguito (oppure 9 dollari più un quarto di cent per azione se l'accesso al mercato avviene tramite Island, il principale ECN del Nasdaq) senza costi di cambio.