L'ESECUZIONE DEGLI ORDINI
Il broker può ritardare l'esecuzione di un ordine?
Per rispettare l'obbligo della "migliore esecuzione" e decidere come cercare di conseguirla, il broker può lecitamente ritardare l'esecuzione dell'ordine. Trenta secondi sono considerati "accettabili" in Usa, e per gli ordini maggiori anche più, come si vede dalla seguente tabella.
numero azioni ordine |
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100-499 |
500-1999 |
2000-4999 |
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NYSE |
5,4 |
20,8 |
72,7 |
NASDAQ |
18,8 |
21,6 |
32,1 |
Dati 2001 - Tempi di esecuzione in secondi: media non ponderata tra azioni di società "molto grandi", "grandi", "medie" e "piccole". Fonte SEC. |
Però i prezzi cambiano velocemente e non è detto che il tempo concesso al broker permetta davvero di ottenere condizioni migliori.
Molti credono che nei mercati molto volatili i broker "giochino sui secondi", ritardando o anticipando sapientemente le esecuzioni in modo da guadagnare loro qualche frazione di punto al posto del cliente.
Come può un investitore sapere se e quando il suo ordine abbia ricevuto la "migliore esecuzione"?
Due recenti regole della SEC, emanate il 15 novembre 2000, consentono all'investitore privato di conoscere il percorso del proprio ordine dopo che è stato inviato a un broker.
Tali regole impongono a tutti i "market center" (i mercati ufficiali, i Market Maker over-the-counter e i circuiti ECN) che trattano titoli presenti sui mercati nazionali alcuni obblighi nelle scelte di inoltro ed esecuzione degli ordini.
- regola 11 Ac1-5: ogni market center deve rendere disponibili al pubblico rapporti mensili in formato elettronico che riportino rilievi statistici uniformi circa la qualità dei suoi eseguiti. Tali informazioni includono, ad esempio, le modalità di esecuzione degli ordini di diverse dimensioni rispetto alle quotazioni pubbliche e la comunicazione non solo degli spread ufficiali, ma anche di quelli effettivi, cioè quelli pagati da chi si è servito di quel determinato market center.
- regola 11 Ac1-6: i broker devono rendere pubblico trimestralmente a quali market center inviano una percentuale significativa dei loro ordini. Devono anche specificare la natura dei rapporti intrattenuti con i market center, che potrebbero generare un conflitto di interessi tra i broker stessi e i loro clienti. Devono infine rispondere alle richieste dei clienti che chiedono di conoscere dove i loro singoli ordini sono stati inoltrati per l'esecuzione nei sei mesi precedenti.