Aumento di capitale Saipem - 2022

a cura di G.Borsi, 24 giugno 2022

Saipem è una società per azioni costituita nel 1956 da Enrico Mattei e operante nel settore della prestazione di servizi per il settore dell’energia e delle infrastrutture.
Il suo portafoglio ordini è legato per il 76% a progetti nel settore del gas, delle rinnovabili e della transizione energetica.
È presente in 62 paesi del mondo e impiega 32000 dipendenti di 120 diverse nazionalità; della sua flotta fa parte la Saipem 7000, la terza nave gru più grande del mondo.

Dati dell'offerta

In esecuzione dell’operazione straordinaria saranno emesse massimo n. 1.974.327.430 nuove azioni ordinarie da offrire in opzione agli azionisti nel rapporto di 95 per ciascuna posseduta, al prezzo di sottoscrizione di 1,013 € per azione.

Controvalore massimo dell'aumento: 2 miliardi di euro.

Il prezzo di offerta delle azioni incorpora uno sconto del 30% rispetto al prezzo teorico ex diritto (Terp) calcolato secondo le metodologie correnti, sulla base del prezzo di riferimento di Borsa Italiana S.p.A. delle azioni Saipem al 20 giugno 2022.
Alla sera del 23 giugno, considerando il prezzo di 30 €, lo sconto sul Terp risulta essersi ridotto al 23%.
La capitalizzazione alla sera del 23 giugno è di circa 743 milioni di euro.

Calendario

I diritti di opzione per la sottoscrizione delle Azioni saranno negoziabili sul Mercato Telematico Azionario dal 27 giugno al 5 luglio 2022 (estremi inclusi), mentre saranno esercitabili, a pena di decadenza, dal 27 giugno al 11 luglio 2022 (estremi inclusi).

I diritti non esercitati entro la fine del periodo stabilito saranno offerti sul MTA nei giorni 12 e 13 luglio e potranno essere esercitati entro il 14 luglio.

Il 15 luglio si avranno i dati definitivi dell’offerta e si saprà se l’aumento di capitale sarà andato in porto (essendo inscindibile); in caso contrario verranno restituite le somme relative alle sottoscrizioni e i possessori dei diritti avranno perso solo i soldi dell’acquisto del diritto (che verrà quindi azzerato).
Nel caso che l’aumento vada in porto, le azioni rivenienti saranno sul mercato dal giorno 19 luglio.

Motivazioni dell'offerta

L'Emittente e il Gruppo Saipem versano in una situazione di grave tensione economico-patrimoniale e finanziaria, prevalentemente attribuibile al deterioramento dei margini economici a vita intera di alcune specifiche commesse, nei settori dell’Offshore Wind e dell’E&C Onshore, causato dal perdurare della pandemia da Covid-19.
Di fatto l’aumento di capitale si inserisce all’interno del piano di salvataggio della Società dal fallimento.

Dati economici e previsionali

Sicuramente la pandemia ha giocato un ruolo sfavorevole per questo tipo di business e infatti le stime relative ai prossimi anni dipendono da progetti e commesse ancora da acquisire, tanto che non è garantita la continuità aziendale neppure nel caso in cui l'aumento di capitale vada in porto.

Fattori di rischio

  • La continuità aziendale non è garantita neanche dalla totale sottoscrizione dell’Adc.
  • L'impegno di sottoscrizione di Cdp verrà meno in caso di fallimento dell’Adc.
  • In caso di fallimento dell’Adc la società esaurirà le proprie risorse entro marzo 2023.
  • Nel piano industriale al 2025 il 50% dei ricavi è legato a stime di commesse ancora da acquisire.
  • A bilancio risultano oltre 4 miliardi di attività non correnti ad alta probabilità di svalutazione.
  • Risultano rischi pari a 5,7 miliardi in relazione all'esito di cause legali in cui l'ipotesi di soccombenza è definita elevata (286 mln accantonati).

Principali azionisti

Saipem è controllata da Eni con il 30,54% e Cdp (Cassa Depositi e Prestiti) con il 12,55%; inoltre tra gli azionisti con più del 2% risulta la società Marathon Asset Management con il 5,18%.
Il flottante è dunque pari al 51,73%

Impegni di sottoscrizione e consorzio di garanzia

Da notare come i due soci di maggioranza si siano impegnati irrevocabilmente a sottoscrivere tutte le azioni spettanti in opzione e abbiano già versato le somme richieste, anche se Cdp, in caso di fallimento dell’Adc, richiederà indietro i 180 milioni di sua competenza.
La Società ha sottoscritto con un pool di banche un contratto di underwriting con il quale i garanti si sono impegnati alla sottoscrizione delle azioni rimaste eventualmente inoptate al termine dell’offerta per l'importo massimo di circa 1,2 miliardi.
I costi stimati sono pari a 80 milioni di euro, veramente tanti, a dimostrazione dello stato di salute della Società e della sua forza contrattuale nei confronti del sistema bancario.

Fattore K

Borsa Italiana comunicherà stasera il fattore k, ma in questo caso, non essendo previsto il modello rolling, le rettifiche di tutti gli strumenti derivati prenderanno come sottostante AZIONE+DIRITTO, così da non subire distorsioni di prezzo legate alle enormi fluttuazioni che avranno le azioni (al rialzo) e i diritti (al ribasso).
Sarà sospeso l'esercizio anticipato delle opzioni il giorno 24 giugno e nei giorni dal 5 al 14 luglio.
Fino al 5 luglio saranno mantenuti gli strike originali e il lotto rimarrà di 21 azioni per ogni opzione; dal 6 luglio il paniere costituito da azioni Saipem e relativo diritto sarà sostituito da sole azioni Saipem, con contestuale applicazione al prezzo di esercizio, al prezzo di chiusura giornaliero e al lotto di un coefficiente di rettifica k calcolato come segue:
k = (azione Saipem + diritto) – ultimo prezzo del diritto al 5 luglio / (prezzo azione più diritto); se il diritto fosse vicino a zero il risultato della rettifica risulterebbe pari a 1.



Questa la tabella delle parità matematiche:

VALORE DEL DIRITTO
COSTO DELL'AZIONE
AZIONE CUM
ZERO
1,013
1,013
0,95
1,023
1,973
1,90
1,033
2,933
2,85
1,043
3,893
3,80
1,053
4,853
4,75
1,063
5,813
9,50
1,113
10,613
14,25
1,163
15,413
19,00
1,213
20,213
23,75
1,263
25,013
28,50
1,313
29,813