Aumento di capitale Tesselis
a cura di G.Borsi, giugno 2023
TESSELIS è il nome della holding del Gruppo nato dalla fusione tra Linkem retail e Tiscali (ticker del titolo TSL).
Le due Società hanno numeri ben diversi. Tiscali a fine 2021 aveva un attivo di 143 milioni di euro, un debito finanziario netto di 88 milioni e un deficit patrimoniale di 81,6 milioni. Sul fronte reddituale l’anno si è chiuso con ricavi da 144 milioni, ma anche con una perdita operativa di 14,3 milioni e una perdita netta di 20,6 milioni, in miglioramento di 1,6 rispetto al precedente esercizio.
Tiscali in questi anni ha bruciato cassa e solo l’apporto di un nuovo socio e un cambio di fondamentali avrebbe potuto risollevare la Società.
Linkem invece registra un fatturato di 140 milioni nel 2020, in crescita rispetto al 2018 (112) e 2019 (119), un utile di 57 milioni e un risultato operativo di 57,7 milioni. Con multipli tra 18 e 20 volte il risultato operativo, la valorizzazione potrebbe essere indicata in oltre un miliardo.
Linkem ha circa 600 mila clienti e copre il 70 per cento della popolazione nazionale grazie al lavoro di 800 dipendenti. C’è però un elemento fondamentale che ha reso appetibile Tiscali per Linkem: la possibilità di sbarcare in Borsa direttamente, e da lì, come alcune ipotesi dei quotidiani finanziari lasciano intravedere, aprirsi a nuovi soci (ci sono già fondi di investimento del calibro di Jefferies e Blackrock).
- Telco: servizi fissi – in modalità Ultrabroadband fisso e fixed wireles – e mobili, a clienti privati e business;
- Media&Tech: attività media attraverso il portale tessellis.it e vendita degli spazi attraverso la concessionaria Veesible;
- Servizi innovativi per B2B e Pubblica Amministrazione: piattaforme e servizi verticali, servizi smart city per famiglie, imprese e pubbliche amministrazioni.
Dati dell’operazione
L’aumento di capitale ammonterà a un massimo di circa 25 milioni di euro e sarà attuato tramite l’emissione di un numero massimo di 61.790.090 azioni da offrire in opzione ai vecchi azionisti al prezzo di 0,4 €, nel rapporto di n. 1 azione ogni 3 detenute.
Rispetto al prezzo teorico ex diritto (Theorical Ex Right Price) il prezzo di sottoscrizione incorpora uno sconto del 1,66% circa, calcolato sulla media dei prezzi di Borsa della settimana precedente alla data della riunione del C.d.A. del 19 giugno 2023.
In realtà il prezzo rispetto alle chiusure di venerdì 23 giugno è a premio di oltre il 10%.
I diritti saranno negoziati in Borsa dal 26 giugno al 4 luglio 2023, estremi inclusi, e saranno esercitabili sino alle ore 13.30 del 10 luglio 2023.
Principali azionisti e impegni di sottoscrizione
Opnet S.p.A. possiede il 56,12%, pari a 104.025.497 azioni.
In data 13 giugno l’azionista di controllo OPNET ha contratto l'impegno irrevocabile a sottoscrivere un importo pari a 7 milioni di euro, cui ha fatto seguito in data 19 giugno un ulteriore impegno per altri 7 milioni di euro, portando il totale a 14 milioni di euro.
L’impegno da parte di Opnet è subordinato all’autorizzazione delle banche creditrici, che dovrà essere concessa entro il termine ultimo del 31 luglio 2023.
Altre persone o Società si sono dichiarate disponibili a sottoscrivere altre quote dell’aumento di capitale per altri 2,7 milioni di euro.
Consorzio di garanzia
Non c’è alcun consorzio di garanzia.
Dati economici
La capitalizzazione attuale della Società è di circa 57 milioni.
A fine dicembre 2022 la Società ha debiti finanziari per 106 mln (129 se aggiungiamo anche debiti verso fornitori e debiti tributari rateizzati). L’indebitamento finanziario netto al 31.12.2022 è pari a 97 milioni.
Il patrimonio netto risulta pari a 68 milioni.
La fusione tra Linkem e Tiscali è divenuta operativa dal 1° agosto 2022, quindi i dati di bilancio 2022 non sono confrontabili con quelli degli anni precedenti.
Nell’ambito del processo di valorizzazione di alcuni asset non pienamente sfruttati e in esecuzione del Piano Industriale, Tiscali Italia S.p.A. ha concluso un accordo di cessione di un lotto di 320 mila indirizzi IPv4 a uno dei principali player mondiali operanti nell’ambito della fornitura di servizi su piattaforme web. Tale cessione ha generato un introito di circa Euro 16 milioni, incassati tra aprile e maggio 2023.
Gli indirizzi IPv4 costituiscono le fondamenta su cui si appoggia l’infrastruttura Internet e permettono di collegare alla rete e di identificare dall’esterno in maniera univoca oggetti quali computer, server, siti web. A seguito della cessione del lotto sopra menzionato, il Gruppo detiene nel proprio portafoglio ancora circa 1 milione di indirizzi IPv4.
Prospettive
La crescita di volumi per ogni settore è prevista in misura considerevole: Tiscali.it dovrebbe quasi raddoppiare gli utenti arrivando a 15 milioni di utenti unici mensili; Milleunadonna quasi triplicare, arrivando a 1,2 milioni; Gamesurf, a 1 milione, quattro volte i volumi di lancio; la mail 2,5 milioni di caselle; il “tagliacosti” decuplicherebbe i contatti, arrivando a 800.000, e Veesible passerebbe da 10 a 25 milioni. Un progetto ambizioso, dal punto di vista finanziario e industriale.
Tesselis è forte nelle due tecnologie che nei prossimi anni saranno dominanti sul mercato: la Ftth (la fibra sino a casa), dove gode di grande credito Tiscali, e la Fwa 5G (la Fixed Wireless Access, cioè l’insieme di sistemi di trasmissione sviluppati per sfruttare determinate frequenze dello spettro radio al fine di fornire servizi di connettività a banda larga), dove riscuote ampio successo Linkem. Il mercato delle Telco in Italia, volenti o nolenti, nei prossimi anni cambierà pelle ancora una volta: ci saranno fusioni e aggregazioni da un lato e “spezzatini” dall’altro: pochi big domineranno il mercato e altri cercheranno i settori di nicchia. Tesselis adesso è a metà strada tra i big e i piccoli.
Nel giro di tre anni, e forse con l’arrivo di un nuovo (pesante?) socio, si capirà quale sarà la sua prossima dimensione.
Non dimentichiamo che dal 2000 a oggi le prospettive della Società dichiarate da Soru e da Tiscali sono sempre state troppo ottimistiche e la realtà dei risultati ben altra cosa; vedremo se il nuovo socio forte Linkem saprà fare azienda meglio di quanto ha fatto Tiscali negli ultimi 20 anni.
Importante è anche la conversione del prestito obbligazionario da 90 milioni, che potrà essere convertito con lo sconto del 5% sulla media dei prezzi delle azioni nei giorni antecedenti la conversione; di fatto è una sorta di aumento di capitale continuo che peserà non poco sulle quotazioni future dell’azione Tesselis, visto che se venisse totalmente convertito potrebbe garantire il controllo della Società (oltre il 50% del capitale).
Il diritto con l’azione sotto a 0.40 € vale zero, quindi il valore di Borsa Italiana non è corretto: per mantenere l’equivalenza finanziaria e un esatto calcolo della fiscalità, la somma di prezzo di riferimento del diritto più prezzo di riferimento dell’azione calcolati a venerdì scorso 23 giugno deve dare come risultato esattamente il prezzo di chiusura dell’azione piena Tesselis di venerdì 23 giugno 2023.
In considerazione del valore dell’azione inferiore al prezzo di sottoscrizione non ha senso pubblicare una tabella delle parità matematiche del diritto e dell’azione.