Aumento di capitale Juventus - 2019
a cura di G.Borsi, 29 novembre 2019
La Juventus non ha bisogno di presentazioni: è un marchio conosciuto a livello mondiale e fa parte di quei club sportivi che possono vantare decine di milioni di tifosi sparsi un po' in tutto il mondo.
Con l'acquisto di Cristiano Ronaldo è balzata sotto i riflettori anche della Borsa Italiana, tanto da riuscire a entrare tra le 40 società del FtseMib40.
L'importanza degli articoli che dal 2009 Directa Sim mette a disposizione gratuitamente sul sito www.directaworld.it risiede nel fatto che rappresentano una sana informazione, assolutamente oggettiva e basata unicamente sulle informazioni ufficiali fornite dalle Società stesse con i prospetti informativi obbligatori per legge.
Altra cosa sono le dichiarazioni e le interviste che compaiono sui giornali, come la dichiarazione di Agnelli del 26 ottobre: "L'obiettivo dell'aumento di capitale del 2011 era il risanamento societario, che è stato completato con l'arricchimento del patrimonio immobiliare e dei calciatori. L'obiettivo di questo aumento di capitale è lo sviluppo futuro in un orizzonte di ampio respiro"....e ora dal prospetto si scopre che: "L'aumento di capitale è vitale per assicurare la continuità aziendale".
Inoltre nella nota integrativa si legge: "Nel caso di buon esito dell'aumento di capitale, circa la metà dei proventi sarà destinata a rimborsare debiti o finanziare impegni già assunti (148 milioni) e solo la parte residua sarà destinata a finanziare ulteriori azioni previste nel Piano di Sviluppo".
Vediamo comunque le caratteristiche dell'aumento di capitale.
Dati dell'operazione
L'aumento di capitale ammonterà a un massimo di 300 milioni di euro e sarà attuato tramite l’emissione di un numero massimo di 322.485.328 azioni, da offrire in opzione nel rapporto di 8 nuove ogni 25 già possedute, al prezzo di 0,93 €.
I diritti saranno negoziati in Borsa dal 2 dicembre al 12 dicembre compreso e potranno essere esercitati sino al 18 dicembre.
Lo sconto teorico delle nuove azioni sul Terp (Theorical Ex right Price), calcolato sulla chiusura di Borsa del 26 novembre, è pari al 29,01 %.
Principali azionisti
EXOR N.V. |
63,8% |
LINDSELL TRAIN LTD |
11,3 % |
Flottante |
24,9 % |
Dati economici
Il 2018-2019 si è chiuso con ricavi pari a 621 mln (+116 rispetto all'esercizio precedente) e una perdita di 39,9 milioni, più che raddoppiata rispetto all'esercizio precedente.
Tale variazione negativa deriva principalmente dai maggiori costi per il personale tesserato (68 milioni), maggiori ammortamenti e svalutazioni (41 mln), maggiori accantonamenti (14 mln), maggiori imposte (3.8 mln) e maggiori oneri finanziari (3,4 mln).
I maggiori ricavi invece sono così suddivisi: da gare (14 mln), da diritti televisivi e media (6 mln), da sponsorizzazioni e pubblicità (22 mln), da prodotti e licenze (16 mln), da diritti calciatori (55 mln).
Nel primo trimestre dell'esercizio in corso i ricavi sono ulteriormente migliorati, ma ciò non è stato sufficiente a riportare i conti in attivo; la perdita è stata di 19 mln, tanto che ora il patrimonio netto si è ridotto a soli 12 mln e l’indebitamento finanziario è ulteriormente salito a 573.9 milioni (in crescita di 110 mln in un solo trimestre).
Dati previsionali
La Società prevede che anche l'esercizio in corso si chiuderà in perdita e non si esclude che questa possa risultare anche peggiore della precedente.
Fattori di rischio significativi
La Società evidenzia una situazione di tensione finanziaria, non disponendo del capitale circolante sufficiente a far fronte al proprio fabbisogno finanziario complessivo per i dodici mesi successivi alla data del Documento di Registrazione.
L'aumento di capitale è quindi vitale per assicurare la continuità aziendale, in quanto è scritto a chiare lettere nel Documento di registrazione: "Nel caso di mancata esecuzione dell'aumento di capitale, di revoca degli affidamenti bancari e delle linee di credito disponibili e di mancata attuazione di ulteriori tempestive azioni volte a reperire risorse finanziarie in coerenza (per misura e tempistica) con i flussi finanziari in uscita previsti per i dodici mesi successivi alla Data del Documento di registrazione, la prospettiva della continuità aziendale dell'Emittente sarebbe compromessa”.
Questa la tabella delle parità matematiche dei diritti:
VALORE DIRITTO |
COSTO DELL'AZIONE |
AZIONE PIENA |
ZERO |
0,930 |
0,930 |
0,080 |
1,180 |
1,260 |
0,088 |
1,205 |
1,293 |
0,096 |
1,230 |
1,326 |
0,104 |
1,255 |
1,359 |
0,112 |
1,280 |
1,392 |
0,120 |
1,305 |
1,415 |
0,128 |
1,330 |
1,458 |
0,136 |
1,355 |
1,491 |
0,144 |
1,380 |
1,524 |
0,152 |
1,405 |
1,557 |
Ricordo che, per il principio dell'equivalenza finanziaria, verranno modificati tutti i dati principali degli strumenti derivati, siano essi opzioni quotate all'Idem o certificati di investimento e/o a leva.
Lo strike dovrà essere moltiplicato per il fattore k (comunicato da Borsa Italiana alle 18 di venerdì 29 novembre) e il multiplo invece diviso per il fattore K; questo dovrebbe essere vicino a 0.90*, sicché la call strike 1,30 scadenza dicembre che controlla 1000 azioni Juventus dovrebbe diventare strike 1,30 x fattore k = circa 1,17 (se fosse 0.90 il fattore k) e controllare 1000/fattore k= circa 1111 azioni Juventus.
*AGGIORNAMENTO ore 19 del 29 novembre: Il fattore K comunicato alle 18,05 da Borsa Italiana è 0,92094862; il prezzo di chiusura odierno, pari a 1,38, viene quindi rettificato a 1,271 e il prezzo dei diritti in negoziazione da lunedì 2 dicembre è fissato a 0,1091.