Offerta pubblica di vendita Pirelli & C. S.p.A. - 2017

a cura di G.Borsi, settembre 2017

Azienda italiana che fu fondata nel lontano 1872 dall'ingegnere Giovanni Battista Pirelli con lo scopo di produrre tele gommate, cinghie di trasmissione, manicotti e raccorderie di gomma, oggi Pirelli è tra i principali operatori world wide nel settore automobilistico in termini di fatturato, con una grande rete commerciale in oltre 160 paesi.
A livello tecnologico e di know-how è uno dei player mondiali nei settori produttivi su cui ha focalizzato l'attenzione: pneumatici per automobili, motociclette e ciclismo. In passato l’azienda è stata presente anche nel settore dell'abbigliamento maschile e femminile e in quello energetico, in particolare nel campo delle fonti rinnovabili.

Per la Società guidata da Marco Tronchetti Provera si tratta di un ritorno sulla Borsa italiana dopo il delisting del 6 novembre 2015 conseguente all'OPA obbligatoria di Marco Polo Industrial Holding.

Descrizione dell'operazione

L'offerta di vendita delle azioni Pirelli avrà per oggetto un massimo di 350.000.000 azioni ordinarie cedute da Marco Polo International Italy.

Nel dettaglio, consiste in un'offerta pubblica di un minimo di 35.000.000 azioni, pari al 10% dell'offerta di vendita, rivolta al pubblico indistinto in Italia, e in un contestuale collocamento istituzionale di un massimo di 315.000.000 azioni, pari al 90% dell'offerta di vendita, riservato a investitori qualificati in Italia e all'estero.

E' prevista un'opzione di over-allotment (riservata ai joint global coordinator) per prendere in prestito il 5% del capitale.

Se si comprende anche l'opzione greenshoe, l'offerta di vendita potrebbe arrivare fino al 40% del capitale sociale di Pirelli.

Considerati la forchetta di prezzo, compresa tra 6.3 e 8.3 euro, e il numero di azioni, sarebbe implicata una capitalizzazione iniziale tra i 6.3 e 8.3 miliardi; quindi, ipotizzando una quotazione a 6.3, Pirelli esprimerebbe un multiplo ev/ebitda adjusted di 9.7 volte, mentre al prezzo di 8.3 euro equivarrebbe un multiplo di 11.6 volte. In base al lotto minimo di negoziazione di 500 azioni un risparmiatore deve mettere in conto un investimento compreso tra i 3150 e 4150 euro, importi da moltiplicare per dieci in caso di adesione al lotto maggiorato.

L'offerta pubblica è già iniziata e terminerà alle 13.30 del 28 settembre, salvo chiusura anticipata o proroga. Stesse date per il collocamento istituzionale.

Dati economici

Il giro di affari dal 2014 ad oggi si aggira intorno ai 5 miliardi di euro, passando dai 4.65 miliardi di dollari del 2014 ai 5.02 miliardi di dollari del 2015, fino ai 4.98 miliardi di euro del 2016. Nella prima metà del 2017 si possono attestare ricavi pari a 2.68 miliardi di euro, in rialzo del 10% rispetto al primo semestre dell'anno precedente.
Il primo semestre del 2017 si è chiuso con un margine operativo lordo adjusted pari a 546 milioni di euro (il 20,3% dei ricavi), in salita rispetto ai 530 milioni di euro dello stesso periodo dell'anno precedente (il 21,8% dei ricavi). Nella prima metà del 2017 il reddito operativo adjusted è stato pari a 416 milioni di euro (il 15,5% dei ricavi), in rialzo dai 413 milioni di euro (il 17% dei ricavi) dello stesso periodo dell’anno precedente.
Si stima un tasso annuo di crescita dei ricavi di almeno il 9% fino al 2020 con un ebitda margin tra il 23 e il 24% e un ROI di circa il 35% a fine piano. E’ prevista una politica di distribuzione di dividendi, a seguito della quotazione e a partire dall'approvazione del bilancio alla fine dell'anno 2018, del 40% dell'utile netto consolidato nell'arco del piano industriale.
A fine giugno 2017 la posizione finanziaria netta di Pirelli evidenziava un indebitamento pari a 4,29 miliardi di euro, in calo dai 5,04 miliardi di fine 2016.

Governance

I patti parasociali prevedono solo i cinesi di ChemChina e la MTP di Marco Tronchetti Provera.

Competitors

In un contesto economico in continua evoluzione è importante andare ad analizzare i numeri dei futuri concorrenti di Pirelli.

Continental
Fondata nel 1871 con sede a Hannover in Germania, è uno dei primi produttori mondiali di pneumatici, di sistemi di frenata, di sistemi di controllo di stabilità del veicolo e di altre parti per automobili e autocarro. Presenta una capitalizzazione di Borsa di 42.538.69 mln di euro, ricavi di esercizio pari a 40.549,5 mln di euro, un ebitda d’esercizio di 6.225,2 mln di euro. L'earning per share degli ultimi 12 mesi si è assestato al livello di 13.3%, mentre il ROI al 12.69.

Michelin
Fondata nel 1889, l'azienda ha una settantina di stabilimenti produttivi dislocati nei 5 continenti, che producono 180 milioni di pneumatici ogni anno, ed è presente commercialmente in oltre 170 paesi del mondo, con una quota del mercato mondiale pari al 20%. Capitalizzazione 22.638,25 mln di euro, ricavi di esercizio 20.907 mln di euro, ebitda d'esercizio 4084 mln di euro. L'earning per share degli ultimi 12 mesi è pari al 9.593% e il ROI al 7,245.

Brembo
Produttore di sistemi frenanti per il settore automotive, ha chiuso il primo semestre 2017 con ricavi pari a 1,26 miliardi di euro, in crescita del 10,1% anno su anno (+8% a perimetro costante, ovvero escludendo dai risultati di entrambi i periodi l'apporto di Asimco Meilian Braking Systems consolidato dal 1° maggio 2016). L'ebitda è cresciuto del 12,8%, a 255 milioni di euro.



In base a questi dati si evince come Pirelli sia un po' cara se raffrontata ai competitors, visto che sia Continental che Michelin capitalizzano poco più del fatturato, mentre Pirelli in base a questo parametro capitalizzerebbe molto di più; è pur vero tuttavia che, anche con un fatturato molto inferiore (5 miliardi contro 40 e 20), il solo marchio Pirelli vale probabilmente un paio di miliardi di euro (o forse anche di più, visto che quando Parmalat è fallita si diceva che il solo marchio Parmalat potesse valere 10 miliardi di euro).